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La nascita, lo sviluppo e la diffusione di Twitter, tutte le fasi in breve.

La nascita, lo sviluppo e la diffusione di Twitter, tutte le fasi in breve.

La storia di Twitter, in breve

Chi non conosce Twitter? Il social media caratterizzato dal logo dell’uccellino su sfondo blu? Twitter rappresenta uno dei social network più diffusi ed utilizzati al mondo. Il suo successo è stato piuttosto veloce in quanto è molto intuitivo ed è in grado di stimolare l’attenzione degli utenti in maniera divertente e interessante. Ma vediamo insieme la sua storia, dall’origine ai giorni nostri. 

Il Twitter degli albori 

Twitter è venuto alla luce grazie ad un lampo di genio di Jack Dorsey, nel 2006. Dorsey aveva pensato ad una piattaforma di comunicazione in cui gli utenti interagivano tramite un sistema di messaggistica. Questo sistema doveva essere molto simile a quello degli sms, ma in tempo reale.

Con il passare del tempo l’idea si fece strada nella mente di Dorsey finchè non decise di condividerla con il suo socio Evan Williams e insieme cominciarono a dedicare più tempo, risorse ed energie al progetto. 

Il primo Tweet della storia 

Il primo messaggio sotto forma di Tweet venne inviato da Dorsey il 21 marzo del 2006 esattamente alle 21.50. 

Da questo momento in poi Twitter conoscerà una crescita costante e continua. Soprattutto grazie alla conferenza South by Southwest del 2007. In questa giornata, in cui la nuova piattaforma venne presentata al mondo, furono inviati più di 60.000 tweet. 

Il limite dei caratteri di Twitter

Twitter impone un limite di caratteri per i propri messaggi, questo blocco è sempre stato presente sul social media fin dalla sua progettazione. All’inizio, il social network permetteva di pubblicare messaggi di massimo 140 caratteri. Crescendo ed evolvendosi il limite dei 140 caratteri è rimasto semplicemente per “tradizione” ma non per altre motivazioni più funzionali. 

Infatti nel 2017 i programmatori di Twitter decisero che il limite dei caratteri posto a 140 non era più rilevante e venne spostato a 280. Portare i caratteri a 280 è stato visto in ottica psicologica, infatti questa evoluzione è stata voluta per permettere agli utenti di utilizzare la piattaforma come flusso di coscienza, senza doversi preoccupare quindi dei caratteri impiegati, ma del contenuto che pubblicavano. 

Twitter, un po’ di numeri. 

  • Giornalmente, sulla piattaforma vengono pubblicati indicativamente 164 milioni di annunci pubblicitari; 
  • Gli utenti passano all’incirca 3 minuti e 39 secondi al giorno su Twitter
  • Il 12% degli abitanti USA sostiene di ricevere notizie tramite Twitter
  • Sempre in America, la fascia di età più presente su questo social media è quella compresa tra i 18 e i 29 anni; 
  • Ogni giorno vengono pubblicati circa 500 milioni di tweet
  • Almeno il 67 % delle aziende basate sul B2B, si servono di Twitter per realizzare campagne di marketing digitale; 
  • Parlando di aziende, il 66% delle imprese con almeno 100 dipendenti ha un account twitter;
  • Sono più presenti utenti di genere maschile, (il 56%), che di genere femminile (44%), sulla piattaforma
  • Ogni mese Twitter conta circa 330 milioni di iscritti attivi; 
  • Oggi sono iscritti alla piattaforma 1.3 miliardi di utenti;
  • Fun Fact. Da gennaio 2020 il personaggio famoso che ha più follower su Twitter è Barack Obama con ben 113 milioni di seguaci. 

(Websitehostingrating.com)

Twitter e Italia

Anche in Italia Twitter sembra avere un impatto più che positivo, infatti circa il 45% degli italiani pensa che la piattaforma sia un buon canale per tenersi aggiornati sulle novità, e un buon 54% invece si sente molto più vicino ad aziende e persone grazie a questo social media

Uno dei problemi più grande saltati fuori dagli ultimi studi sulla diffusione del social media in Italia, è che circa il 73% degli utenti intervistati ritiene che ci sia un enorme falla nella piattaforma, cioè gli account fake, i quali danno notizie solitamente non vere, ma spacciandole come tali. 

Dando quindi un’occhiata rapida alle percentuali degli utenti italiani iscritti a Twitter si può dire che il popolo della penisola risponda positivamente all’utilizzo della piattaforma social, anche se i numeri degli utenti presenti sono molto più ridotti rispetto a quelli americani. 

In Italia, infatti, tendiamo ad utilizzare maggiormente Facebook ed Instagram, due piattaforme social che hanno avuto una crescita esponenziale negli ultimi tempi, e che, soprattutto per Instagram, non accenna ad arrestarsi. Per ulteriori informazioni sul mondo instagrammabile, clicca qui

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